sabato 27 agosto 2011

BELGRADO, E IL POCO OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO.





















la campagna pubblicitaria del Comune di Belgrado fa storia.
prima di tutto perché è civiltà VERA: invita a pulire i marciapiedi dalla cacca dei quadrupedi pelosi (come già fecero Elio e le Storie Tese con l'indimenticata "Cani e Padroni di Cani": è il migliore amico tuo, non mio quando la tolgo col bastoncino o mi sporca la moquette appena messa dell'appartamento nuovo... come successe a me con la mia prima casa in affitto, anni fa).
questa reklama rievoca un modo da dire da bar che mi faceva accapponare la pelle quand'ero adolescente "il culo sarà la figa del Duemila". perché intuivo (o mi auguravo) che non era solo spacconeria sporcacciona ma conteneva una verità. anzi era una profezia.

il Comune di Belgrado ne approfitta. oltre al parellelo tra culo umano e culo animale, fa un'operazione più sottile, facendo leva sul fatto che proprio lì -dall'indifeso didietro- vuole trovare soddisfazione, piacere -e illusione di dominio assoluto- il maschio. in questo non fanno differenza omosessuali ed eterosessuali, diciamo che gli omosessuali fanno giocoforza uso maggiore di questo desiderio. ma la pornografia uomo/donna e ora la pubblicità della nettezza urbana suggeriscono che ci si aspetta grandi piaceri dal terzo occhio.

il Comune di Belgrado con i 4 soggetti della campagna è inappuntabile: ricorda che il cane è tema centrale, ma il problema riguarda tutti, ricchi / stilosi (gonna chic a tubino), poveri o casual (gonna larga e più confortevole) ... e anche gli uomini. ed eccolo, invitante (piacesse il genere) culo d'uomo. versione 2011 con le mutande a vista (che in Andalusia li chiamano "pantalones cagaos" perché scendono cone se te la fossi fatta addosso)

eppure Belgrado è città segnalata per rischio omofobia manifesta: per il prossimo Pride del 2 di Ottobre si mantiene segreta la località per impedire a naziskin, hooligan e mostri vari di organizzare aggressioni (tipo quella messa in atto allo Stadio di Genova qualche mese fa con l'energumeno tutto tatuato che si era nascosto sotto il camion).

speriamo nella civiltà, facciamo i nostri migliori auguri alla Polizia della Repubblica di Serbia e confidiamo nel culo.



domenica 21 agosto 2011

RITORNO NELLA CITTÀ DI NESSUNO.

avrei potuto restare qualche giorno di più in Spagna, ma sono tornato il 20 agosto 1. perché Claudio tornava per una riunione: y los dos (noi due) somos matrimonio, come dicono in Spagna di noi 2. e poi perché volevo arrivare prima, ricominciare con calma... ricerca del lavoro, ristabilire il ritmo di vita in città (voce della coscienza cosa fai in vacanza? che fai, vai sulla spiaggia? foss'anche per andare a Benidorm su invito de La Prohibida per un suo show, il problema da risolvere è qui. senso e ordine devo trovarli a Milano... sarà un anno duro).

bene (anzi no): il primo poster pubblicitario che mi ha accolto in metropolitana a Milano è quello dell'invito del PD alla festa sua che prima si chiamava Festa dell'Unità. quest'anno avrebbero potuto chiamare la festa con quel nome glorioso (se non altro in onore all'Unità d'Italia, avendo anche come visuale del manifesto una biglia tricolore)?
ma que no que no... non ci arrivano.

io non so come si possa aver dato il briefing, ideato, approvato e realizzato senza vergogna un manifesto così.

arrivo in una città vuota, violentata dal caldo e vuota, con servizi e regolamenti pubblici ...ai quali è il pubblico a fare un servizio, chiudendo gli occhi per quanto fanno schifo.

i mezzi pubblici ATM prima di tutto: linee e percorsi spostati con cartellini ridicoli appesi alle fermate. sei quasi sempre l'unico italiano sul tram, sul bus o nella metro. in tutti i mezzi una cretina dall'altoparlante informa che aumenterà da settembre il prezzo del biglietto. pensi che daranno colpa a Pisapia, gli sciacalli e i senza memoria uniti.

tutto in città è lasciato all'uso, all'educazione e alla buona volontà dei nuovi immigrati. stendiamo un pietoso velo su quanta educazione e civismo siamo stati in grado di trasmetter loro in quanto a regole di vita comune... anzi, nello sfascio e abbandono generale viene da pensare che siamo fortunati se "zingari", "marocchini", "cinesi" o "sudamericani" sono stati tutto sommati ben educati al paese loro. si noti che molti hanno bambini nelle carrozzine, qui nel paese a natalità sottozero. forse dovemmo pagarli per questo.

Milano è la città di nessuno, abbandonata come un giocattolo rotto nelle mani dei poveri perché i milanesi devono scappare. non è un'eccezione, certo: ma in agosto il caldo soffocante sottolinea e sancisce in modo straniante e grottesco la stratificazione della povertà e del degrado. i milanesi poveri restano chiusi in casa (facendo finta di andare via una settimana, magari con un prestito) e gli italiani nuovi restano padroni della città smembrata.
penso alla banda di masnadieri, faccendieri e procacciatori di truffe che ogni week-end e per tutto l'anno DEVONO scappare da Milano (se chiedi loro perché, "è una città brutta" li senti anche dire e pensi che se dicono "scappo", lo fanno come malviventi). per il fatto di essere accomunato a questi trafficoni, che sono stati anche padroni di Milano per 15 anni!, provo vergogna anche per il mio bisogno di vacanza in agosto.

dice mia madre che nei quartieri popolari sono chiusi tutti i negozi tipo panettiere: non c'è più la regola secondo cui - almeno per i generi di prima necessità - bisogna stabilire di turni. li hanno cancellati le amministrazioni di destra, aggiunge.
per comperare il quotidiano, mi ha spiegato, bisogna andare... al supermercato! scopro che anche tabaccai ed edicole (per i biglietti del tram!) sono chiusi secondo piacere e volere degli esercenti.
quando ho visto in piazza General Cantore 4 malcapitati turisti stranieri (avevano la cartina di Milano del SightSeeing Tour) non avrei MAI voluto essere al loro posto, MAI.
si guardavano in giro spersi e increduli. avrei voluto dire loro qualcosa, anche solo fare un saluto, ma non mi hanno chiesto niente.

bene. nella città di nessuno il Partito Democratico, più grande partito italiano di opposizione, da settembre in poi lancia la sfida verso il futuro come un gioco a biglie. peccato che il futuro sia quello della città e le biglie gliele tireremo noi.

proprio vero che se abbiamo vinto le elezioni con un trionfo è stato grazie a candidati non designati da loro (Pisapia, De Magistris e Zedda).
e nella città devastata dal malgoverno non vorrei proprio Giuliano Pisapia se -con tutto quel che deve mettere a posto- vede il proprio referente #1, l'ex Partito Comunista Italiano, giocare a biglie.