giovedì 26 gennaio 2012

FASHION BOMBS.


interessante querelle con sorpresa (per me). leggo che su Elle France è comparso un articolo. diceva, più o meno, che la presenza elegante degli Obama alla Casa Bianca, "autorizzava" e spingeva all'emulazione chic la comunità afroamericana, facendole superare l'obbligo allo streetwear come qualifica d'eleganza. bene, è scoppiato il finimondo: quel che a me sembrava una sottolineatura di cattivo gusto, chic maldestro finito in maleducazione - ma perdonabile - ha mandato fuori dai gangheri molti.

per me è stata l'occasione di una lezione di vita, che voglio condividere. il clic è stato quando ho letto su Fashion Bomb Daily il commento tagliente di una giornalista, Claire Sulmers: "ecco cosa succede quando non hai gente di colore in redazione".
elegantissimo come un colpo di spazzola, come un magico scatto con la testa di Raffaella Carrà negli anni '70. "Dear Magazines: This is what happens when there are no black people on staff. It’s really crazy to think this woman believed black people, particularly African Americans, didn’t start ‘dressing up’ until Michelle Obama. This poor journalist clearly didn’t do any research at all; didn’t see the impact of the Supremes and Diana Ross in the 50′s, 60′s, and 70′s (...). We are not one monolithic group to be written about like zoo animals."

Claire mi ha fatto sentire un lumbard provinciale, uno sprovveduto. E mi ha confermato la potenza d'intelligenza delle donne. ho scoperto poi -celebrazione su celebrazione- che tipo è la Claire, che sfoggia una B.A. magna cum laude with highest honors in Romance Languages and Literatures and African-American studies from Harvard University.
uomo avvisato mezzo salvato. e grazie, Claire.

Elle ha rimosso l'articolo dal web. Oups.

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